Il racconto narra la storia di un uomo, dalla gioventù al suo tramonto. Vi vengono descritti gli avvenimenti più importanti della sua vita, le particolari sfumature del suo carattere, le fortune e le disgrazie, l’inflessibile tempra dell’uomo e la sua capacità nell’affrontare le immancabili avversità della vita.
La narrazione si svolge oggi, in parte sul passato di Rocco, il personaggio del romanzo, e in parte sul futuro, immaginato quale probabile. Le descrizioni, a volte, indugiano e si dilungano sul particolare quasi a sottolineare l’attinenza con l’intimo del protagonista, preciso, quasi pignolo, insistente e caparbio.
Lui è metodico e razionale, è osservante della legalità e della tradizione; pur materialista nell’attribuire superpoteri al denaro, è tuttavia rigoroso credente nei rapporti umani e sovrumani, al limite di una rettitudine forse, fuori della realtà dell’uomo d’oggi.
La sua forza d’animo, il suo coraggio e la combattività ne fanno un uomo, nato già uomo. Si dibatte tra le due forti entità contrapposte: il bello e il brutto, il basso più profondo e l’alto più sublime, il peccato e la redenzione. E’ strenuo assertore dell’equilibrio voluto dal Divino e che, preconizza, per lui possa continuare e completarsi nell’Aldilà.